LIFTING NON CHIRURGICO: HIFU

La medicina rigenerativa con tecnologia HIFU (puntiforme e lineare) è una tecnologia che utilizza  la cosiddetta  “terapia del calore” come potere ringiovanente della pelle stimolando a produrre collagene ed elastina. L’effetto che si ottiene è un miglioramento del terzo inferiore del viso e quindi una specie di effetto “lifting” con un sollevamento delle guance e del mento con riduzione delle rughe naso geniene.

Non ci sono effetti collaterali di gonfiore, ecchimosi, follicolite o ustioni durante il trattamento e nemmeno dopo, nessuna interruzione della vita sociale.

Si può fare quando si vuole, anche d’estate, e indipendentemente dal lavoro che si fa. Siamo nel campo della “Slow age” dove  l’approccio della tecnologia HIFU e soprattutto il lineare, è  attualmente la più performante.

Si tratta in sostanza di creare delle “linee” di calore in modo tale da formare una sorta di rete virtuale a sostegno del cedimento delle guance e del mento, il calore cosi creato stimola il collagene che è  il  nostro “elastico” della pelle.

Attraverso l’utilizzo di questo tipo di azione termica, si ottengono facilmente risultati notevoli, come il miglioramento delle guance cadenti, la riduzione del doppio mento e delle rughe del collo.

Non invasiva, non chirurgica non richiede anestesia: la funzione lineare si distingue dalla tradizionale funzione a Punto (la classica tecnologia Hifu) perché è nata per essere applicata, non solo per il sollevamento ma anche per dare maggiormente un effetto “illuminante”  agendo sia sul rosso che sul marrone, diminuendo quindi le macchie sia rosse che marroni del viso.

Quanto tempo richiede la procedura?
Ci vogliono circa 25/30 minuti per il trattamento completo del viso.

Si può eseguire il trattamento dopo un botox o un filler?
La procedura con UltracelQ+ è consigliabile venga eseguita prima del botox o del filler o a distanza di diversi mesi

Quanto è efficace?
I risultati sono visibili fin da subito e raggiungono il suo massimo da 2/3 mesi e durare in media 12 mesi, in base alla fisiologia e lo stile di vita dei pazienti.

Quanti trattamenti sono necessari?
Dipende dalla problematica di ciascuna paziente, in ogni caso è efficace anche con un solo trattamento.
Tuttavia, se si desidera ottenere effetti migliori e più duraturi, è possibile eseguire trattamenti aggiuntivi… in media basterebbe 1 o 2 trattamenti all’anno.

 

Dr. Filiberto Laverda
DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO
0422/911349
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ACNE… CHE ANSIA!

ACNE..CHE ANSIA!!

Ed è proprio quando il bambino comincia a lasciare il mondo dei giochi per entrare in quello delle relazioni, proprio nel periodo più straordinario significativo della vita di tutti noi, che arriva lei, Miss Acne.

Piano piano prende possesso del nostro viso e non solo.

Gradisce stabilirsi anche sulle spalle, sul dorso, sul décolleté.

Prende il suo posto e ci rimane per anni.

Sì perché l’acne è una malattia cronica che accompagna i ragazzi per tutto il periodo dell’adolescenza.

È una malattia infiammatoria delle ghiandole sebacee e quindi oltre che essere brutta da vedere è anche dura da sopportare: pelle unta, prurito, a volte dolore (se ci sono noduli e lesioni profonde).

Ma la cosa veramente insopportabile per i giovani pazienti è senza dubbio l’impatto sull’immagine.

E non parlo solo di immagine che gli altri hanno di noi ma dell’immagine che noi abbiamo di noi stessi.

L’acne mira la percezione di sé e mentre fino a poco prima questi ragazzi erano i belli di mamma ora si sentono dei mostri di fronte ai coetanei e questo li manda in crisi.

Numerosi studi rilevano che ansia e depressione accompagnano il paziente con acne proprio nel periodo in cui si fa più pressante il bisogno di accettazione sociale.

In questo momento in cui è così comune mostrarsi, loro si vorrebbero nascondere.

Da qui le numerose richieste di visita dermatologica per acne.

Pur non essendo una malattia pericolosa per la salute il paziente è disposto a tutto pur di liberarsene.

Qual è il ruolo del dermatologo?

Sicuramente nella scelta terapeutica va preso in considerazione disagio del paziente, va considerato che l’acne può essere anche una spia di patologie più complesse (di tipo ormonale ad esempio), va fatta educazione cosmetica (perché i ragazzi a volte provano di tutto, anche sbagliando).

La terapia va intrapresa caso per caso ricordando quanto sia essenziale intervenire nelle forme di acne che possono lasciare cicatrici.

Per il resto è giusto dare dei riferimenti a questi giovani pazienti senza stressarli troppo, incoraggiarli a non perdere l’autostima facendo passare il concetto che ora sta loro prendersi cura di sé e che, a cominciare dalla pelle con acne, nella vita nulla sarà perfetto ma non per questo saranno meno felici.

 

Dott.ssa Lara Brandolisio

DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO

0422/911349

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