SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO

SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO

 

Che cos’è la sindrome dell’ovaio policistico e che sintomi dà? 

 

La sindrome dell’ovaio policistico è uno dei disordini ormonali più comuni nelle donne in età riproduttiva (6-10%).

È caratterizzata da irregolarità mestruali, iperandrogenismo (che si manifesta soprattutto con disturbi dermatologici come acne, irsutismo e alopecia) e ovaie con aspetto policistico all’ecografia.

Nel 60-80% dei casi concomitano anche difficoltà a perdere peso e disordini metabolici quali obesità, insulino-resistenza, iperisulinemia e diabete di tipo 2.

Può inoltre essere responsabile di infertilità di coppia per presenza di cicli anovulatori.

I sintomi possono comparire subito dopo la prima mestruazione oppure svilupparsi nel corso degli anni.

Il quadro clinico può presentarsi in maniera molto differente da paziente a paziente.

 

Da cosa è causata la sindrome dell’ovaio policistico?

 

La sua origine è probabilmente multifattoriale: a fattori genetici ereditari si associano spesso stile di vita sedentario e un regime dietetico scorretto.

E’ noto il ruolo dell’insulino-resistenza sulla corretta maturazione ovulocitaria e secrezione di ormoni sessuali ovarici.

Le pazienti affette hanno spesso parenti di primo grado affetti da patologie metaboliche come diabete, dislipidemia, obesità o malattie cardiovascolari.

 

Diagnosi e trattamento 

 

La diagnosi viene fatta in presenza di 2 dei 3 seguenti criteri: disfunzioni ovulatorie, iperandrogenismo (sulla base dei dati clinici e/o valori ormonali dosati nel sangue), ovaie policistiche all’ecografia pelvica.

Utile quindi affidarsi all’endocrinologo per una valutazione complessiva ormonale e metabolica per poi intraprendere un trattamento personalizzato.

La terapia parte sempre da un cambiamento delle abitudini alimentari e dall’attenzione all’attività fisica.

A seconda delle manifestazioni della sindrome e le esigenze delle singole pazienti, si avvale, inoltre, di terapie specifiche per contrastarne gli effetti.

Un trattamento appropriato offre grossi benefici  sia in termini estetici che metabolici già nell’arco dei primi mesi.

Più è precoce la diagnosi, prima è possibile intervenire per evitare le conseguenze a lungo termine (infertilità, iperplasia e tumore dell’endometrio, ipertensione, iperlipidemia, insulino-resistenza, diabete mellito di tipo II, aterosclerosi).

 

Dott.ssa Laura Lizzul

DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO

0422/911349

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NUOVO DISPOSITIVO PER LA BIORIVITALIZZAZIONE CUTANEA IN AREE DELICATE

17 marzo 2021

La biorivitalizzazione del mantello cutaneo (volto pericoculare, collo, decollète, mani ) è una delle procedure di cura più antiche della medicina estetica.

Il suo obiettivo è mantenere idratata e curata la cute, conferendo perciò un aspetto luminoso e sano ma anche stimolare la produzione di collagene ed elastina per ottenere una compattezza cutanea duratura.

A favorire questa procedura l’innovazione scientifica più recente ha messo a disposizione un nuovo dispositivo denominato “nanosoft”.

Si tratta di un dispositivo costituito ad arte con tre minuscoli microaghi da 0,6mm di lunghezza e 36G di diametro, per ridurre al minimo le ecchimosi, e consentire grazie alla sua particolare conformazione, il suo utilizzo in aree delicate quali la zona periculare e il collo, da sempre considerate aree difficili per la loro anatomia.

Il suo uso viene riferito dalle nostre pazienti molto meno doloroso delle precedenti e va adattato come sempre al loro quadro clinico.

E’ un piacere offrire alle nostre pazienti le più recenti innovazioni nel campo della medicina estetica, per curare il loro aspetto, rispettando la loro invidualità, la loro salute in assoluta sicurezza.

Dott.ssa Sabatti Morena

DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO

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LIFTING NON CHIRURGICO: HIFU

La medicina rigenerativa con tecnologia HIFU (puntiforme e lineare) è una tecnologia che utilizza  la cosiddetta  “terapia del calore” come potere ringiovanente della pelle stimolando a produrre collagene ed elastina. L’effetto che si ottiene è un miglioramento del terzo inferiore del viso e quindi una specie di effetto “lifting” con un sollevamento delle guance e del mento con riduzione delle rughe naso geniene.

Non ci sono effetti collaterali di gonfiore, ecchimosi, follicolite o ustioni durante il trattamento e nemmeno dopo, nessuna interruzione della vita sociale.

Si può fare quando si vuole, anche d’estate, e indipendentemente dal lavoro che si fa. Siamo nel campo della “Slow age” dove  l’approccio della tecnologia HIFU e soprattutto il lineare, è  attualmente la più performante.

Si tratta in sostanza di creare delle “linee” di calore in modo tale da formare una sorta di rete virtuale a sostegno del cedimento delle guance e del mento, il calore cosi creato stimola il collagene che è  il  nostro “elastico” della pelle.

Attraverso l’utilizzo di questo tipo di azione termica, si ottengono facilmente risultati notevoli, come il miglioramento delle guance cadenti, la riduzione del doppio mento e delle rughe del collo.

Non invasiva, non chirurgica non richiede anestesia: la funzione lineare si distingue dalla tradizionale funzione a Punto (la classica tecnologia Hifu) perché è nata per essere applicata, non solo per il sollevamento ma anche per dare maggiormente un effetto “illuminante”  agendo sia sul rosso che sul marrone, diminuendo quindi le macchie sia rosse che marroni del viso.

Quanto tempo richiede la procedura?
Ci vogliono circa 25/30 minuti per il trattamento completo del viso.

Si può eseguire il trattamento dopo un botox o un filler?
La procedura con UltracelQ+ è consigliabile venga eseguita prima del botox o del filler o a distanza di diversi mesi

Quanto è efficace?
I risultati sono visibili fin da subito e raggiungono il suo massimo da 2/3 mesi e durare in media 12 mesi, in base alla fisiologia e lo stile di vita dei pazienti.

Quanti trattamenti sono necessari?
Dipende dalla problematica di ciascuna paziente, in ogni caso è efficace anche con un solo trattamento.
Tuttavia, se si desidera ottenere effetti migliori e più duraturi, è possibile eseguire trattamenti aggiuntivi… in media basterebbe 1 o 2 trattamenti all’anno.

 

Dr. Filiberto Laverda
DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO
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ACNE… CHE ANSIA!

ACNE..CHE ANSIA!!

Ed è proprio quando il bambino comincia a lasciare il mondo dei giochi per entrare in quello delle relazioni, proprio nel periodo più straordinario significativo della vita di tutti noi, che arriva lei, Miss Acne.

Piano piano prende possesso del nostro viso e non solo.

Gradisce stabilirsi anche sulle spalle, sul dorso, sul décolleté.

Prende il suo posto e ci rimane per anni.

Sì perché l’acne è una malattia cronica che accompagna i ragazzi per tutto il periodo dell’adolescenza.

È una malattia infiammatoria delle ghiandole sebacee e quindi oltre che essere brutta da vedere è anche dura da sopportare: pelle unta, prurito, a volte dolore (se ci sono noduli e lesioni profonde).

Ma la cosa veramente insopportabile per i giovani pazienti è senza dubbio l’impatto sull’immagine.

E non parlo solo di immagine che gli altri hanno di noi ma dell’immagine che noi abbiamo di noi stessi.

L’acne mira la percezione di sé e mentre fino a poco prima questi ragazzi erano i belli di mamma ora si sentono dei mostri di fronte ai coetanei e questo li manda in crisi.

Numerosi studi rilevano che ansia e depressione accompagnano il paziente con acne proprio nel periodo in cui si fa più pressante il bisogno di accettazione sociale.

In questo momento in cui è così comune mostrarsi, loro si vorrebbero nascondere.

Da qui le numerose richieste di visita dermatologica per acne.

Pur non essendo una malattia pericolosa per la salute il paziente è disposto a tutto pur di liberarsene.

Qual è il ruolo del dermatologo?

Sicuramente nella scelta terapeutica va preso in considerazione disagio del paziente, va considerato che l’acne può essere anche una spia di patologie più complesse (di tipo ormonale ad esempio), va fatta educazione cosmetica (perché i ragazzi a volte provano di tutto, anche sbagliando).

La terapia va intrapresa caso per caso ricordando quanto sia essenziale intervenire nelle forme di acne che possono lasciare cicatrici.

Per il resto è giusto dare dei riferimenti a questi giovani pazienti senza stressarli troppo, incoraggiarli a non perdere l’autostima facendo passare il concetto che ora sta loro prendersi cura di sé e che, a cominciare dalla pelle con acne, nella vita nulla sarà perfetto ma non per questo saranno meno felici.

 

Dott.ssa Lara Brandolisio

DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO

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LESS IS MORE – SIMPLE IS BEST – NATURAL IS KEY

27 settembre 2019

LESS IS MORE
SIMPLE IS BEST
NATURAL IS KEY

Una delle diapositive introduttive a una magnifica lezione magistrale tenutasi a Londra all’ultimo congresso di Medicina Estetica: il FACE a giugno 2019.

Per me è un appuntamento annuale imperdibile, per la qualità delle relazioni esposte, il confronto culturale internazionale che ne deriva, e la messa a punto di tecniche ed esperienze sempre più innovative.

L’orientamento della comunità scientifica internazionale, corrisponde esattamente alla prima diapositiva che condivido appieno. Vi era necessità di fare chiarezza ai molti eccessi di questi ultimi anni che invece di apportare un aspetto sano elegante naturale, hanno modificato le caratteristiche individuali.

I nostri pazienti vanno sempre ascoltati e orientati verso una cura globale di se’ preventiva e con lo scopo di mantenere  intatte le proprie caratteristiche di unicità, correggere piccole imperfezioni e non uniformare a canoni poco naturali e stereotipati.

Ma come ottenere questo risultato??????

Nella prima valutazione si osserveranno con un’obiettività precisa quali strutture ed in quali aeree subiranno un cedimento alla gravità, entro i prossimi anni e si valuterà in quei punti con quali presidi si può lavorare in sicurezza.

Il primo presidio rimane confermato ancora l’acido ialuronico per i motivi che già conosciamo, ma non solo per riempire – stimolare –  idratare, ma soprattutto per ridefinire ed ancorare.

In suo aiuto contro la gravità ci sono i fili di trazione riassorbibili…

Ma quali scegliere? Semplicemente I MIGLIORI!

Quando un filo, una volta riassorbito, induce una produzione di collagene (nostro costituente fondamentale) di tipo I e di tipo III (i migliori) può essere preso in considerazione come un ottimo alleato contro la gravità.

Nei prossimi anni sentiremo parlare anche molto di medicina rigenerativa, dove si utilizzano o il proprio tessuto adiposo o prelievi di cute e sottocute per stimolare – riempire – rigenerare.

Rimaniamo curiosi ed attenti alle prossime interessanti innovazioni scientifiche di cui vi informeremo, dopo averle studiate e testate con cura.

 

Dott.ssa Sabatti Morena
DERMATOCLINICA – IL POLIAMBULATORIO DI TREVISO
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